Del tutore scomparso non c'è più traccia: in due settimane nessuna segnalazione, nessun positivo colpo di scena che permettesse di ritrovare il dispositivo sottratto all'atleta paralimpico nella piscina Manara "Marco Sartori" di Busto Arsizio.
Quello che resta è il grande cuore della città, pronta a lanciare una sottoscrizione per comprare un altro tutore, poiché costa circa 2mila euro. Una spesa ingente. Ma l'atleta che sta scoprendo la bellezza della pallanuoto e del fare squadra, pur commosso, non vuole. Ciò che desidera è proseguire con gli allenamenti, con l'esperienza, senza altri clamori.
Se Busto vuole reagire a questo atto incivile con un gesto, può sì aiutare qualcuno però: tutti i ragazzi della Waterpolo Ability.
Simona Pantalone, presidente della società, è commossa ma determinata: «Ci ha colpito davvero la reazione della città a quanto accaduto. Oggi diciamo che c'è bisogno di aiutare questi ragazzi ad affrontare le trasferte, pagate per la metà dagli sponsor. Come pure dobbiamo ringraziare Italotreno che ci è venuto incontro per viaggiare tutti insieme». C'è ad esempio il viaggio verso Napoli a luglio.
Il sostegno a questa magnifica realtà c'è, ora è nata anche una partnership con Matteo Toia di Think per portare avanti la comunicazione. Tanto, tuttavia c'è da fare e tra i progetti di Simona c'è quello di promuovere eventi per sensibilizzare le scuole.
Tanto da fare, tanto per cui crescere, oltre alla sede legale di Busto Arsizio si sta cercando una sede operativa a Roma, che sarebbe preziosissima, necessaria.
Ma per farlo serve una squadra, ancora più ampia, di quella della Waterpolo: quella della città, che ha l'occasione di ripagare un torto subìto da un ragazzo supportando tutta la squadra.
Dal male, nasce un'occasione, quella di sentirsi tutti Waterpolo Ability - qui la pagina Facebook - e di supportare questo meraviglioso progetto in crescendo.