«Ci lascia un grande imprenditore, un uomo che ha fatto della cultura del lavoro e della capacità d'innovare il punto di riferimento di un'azienda moderna e leader nel settore elettrotecnico». Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a nome dell'intera Giunta, esprime le condoglianze e la vicinanza ai familiari di Domenico Bosatelli, fondatore e presidente onorario di Gewiss.
«Grazie alle sue intuizioni e a quella caparbietà tutta bergamasca - ha concluso il governatore Fontana - Gewiss è cresciuta sempre più a livello internazionale diventando ambasciatore dell'imprenditoria lombarda in ogni parte del mondo».
Domenico Bosatelli, imprenditore di fama internazionale, fondatore e presidente onorario di Gewiss, è morto all'età di 88 anni nella tarda serata di lunedì 13 giugno. L'azienda è divenuta un colosso mondiale con oltre 1.600 dipendenti, presente in più di 100 paesi. Dopo aver sponsorizzato e primeggiato nel ciclismo professionistico, legando il nome dell'azienda alla Bianchi e alla Ballan, a tanti trionfi nei “grandi giri” e nelle “classiche”, Bosatelli aveva accettato di dare il nome allo stadio di calcio dell'Atalanta, di cui era sponsor.