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Busto Arsizio | 14 giugno 2022, 13:08

Centri estivi, l’assessore: «La nostra prima proposta era la riproposizione dell’accordo del 2021»

La replica dell’assessore alle Politiche educative Daniela Cerana a quanto emerso questa mattina nella conferenza stampa delle Rsu comunali

Centri estivi, l’assessore: «La nostra prima proposta era la riproposizione dell’accordo del 2021»

Sui centri estivi di luglio di asili nido e scuole materne, alcune sigle delle Rsu comunali hanno chiesto questa mattina in conferenza stampa di riproporre l’accordo dello scorso anno («un copia-incolla»), per poi discutere in un secondo momento delle altre questioni sul tavolo. Diversa la posizione di Adl, che invece vorrebbe trovare un’intesa anche su altri aspetti (a partire dal calendario scolastico), prima dell’inizio dell’attività di luglio (leggi qui).

L’assessore alle Politiche educative Daniela Cerana afferma che «mi risulta che la riproposizione del centro estivo col programma dell’anno scorso sia stata la prima proposta presentata dalla dirigente e concertata con me nell’incontro del 20 maggio.
Mi chiedo come mai non sia stata firmata. A quel punto abbiamo fatto una controproposta».

«Io ho il sogno che questo servizio vada incontro alle esigenze della cittadinanza, per di più in un particolare momento storico di difficoltà economiche, sociali e psicologiche» ma, precisa l’assessore, «non penso a proposte impositive, ma a una costruzione di un percorso durante l’anno, a partire da luglio, quando inizieremo a incontrarci per la rimodulazione dell’orario scolastico».

È stata svolta anche un’indagine conoscitiva sui centri estivi tra gli utenti: questa mattina i sindacati hanno lamentato il fatto che non ne sia stata data comunicazione alle educatrici.
«Nessuno mi ha mai sollevato il problema – risponde Cerana –. Ho voluto conoscere quello che quest’anno sarebbe piaciuto alla cittadinanza, per capire se fosse possibile intraprendere un discorso per arrivarci. Non ho parlato di prescrizione né di altro, ma di una indagine conoscitiva per stare a scuola d’estate».

Insomma, se la richiesta è quella di siglare un accordo sui centri estivi sul modello dello scorso anno per poi discutere di altri temi, la risposta dell’amministrazione è favorevole.
«La prima proposta non era stata di cambiamento - ribadisce l'esponente di giunta - perché al 20 maggio non si possono proporre dei cambiamenti immediati. A questo punto potevamo già essere passati alla fase delle proposte migliorative per il futuro».

R.C.

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