Fa male, anzi malissimo, a tutti i tifosi della rossa. Un doppio ritiro per problemi tecnici non avveniva da 13 anni, era il 2009 e la vettura era terribile. Quest’anno la vettura c’è, lo dimostrano le 6 pole position su 8 gare. Anche l’affidabilità sembrava esserci quest’anno.
E invece il team di Maranello si ritrova a leccarsi le ferite causate dal secondo ritiro in tre gare per Leclerc, a causa di problemi di PU, e dall’ennesimo “zero” per Carlos Sainz, anche lui tradito dalla F1-75. "Zeru punti", parafrasando José Mourinho.
Avevano anticipato il weekend dicendo che Ferrari avrebbe dovuto massimizzare le opportunità, sfruttando le proprie armi, ovvero guidabilità e affidabilità (sigh), e migliorando nelle decisioni strategiche.
Molto bene sul fronte strategie, il team ha reagito subito alla virtual safety car causata dal ritiro di Sainz, con una chiamata ai box per Leclerc nel tentativo di undercut nei confronti di Perez che aveva conquistato la testa della corsa all’avvio. Undercut perfettamente riuscito.
Molto male invece, onestamente, sul fronte affidabilità. Gli aggiornamenti alla PU portati a Baku nella speranza di poter limitare i problemi di velocità massima sul lunghissimo rettilineo si sono rivelati un boomerang. Terzo elemento di turbo e MGU-H montati, apportando quindi un rischio calcolato, per migliorare in termini di potenza ma, si vociferava nel paddock, anche per risolvere alcuni problemi di affidabilità che erano emersi nelle gare precedenti (ricordiamo ad esempio che a Miami tutti i motori Ferrari avevano subito la sostituzione di alcune componenti in via precauzionale).
I miglioramenti in termini di velocità di punta si sono visti, anche grazie alla nuova ala posteriore montata a partire dalla FP2, ma in termini di affidabilità la debacle è stata totale.
Problemi di affidabilità che non si sono fermati solo alla vettura di Leclerc, ma che hanno influenzato anche la gara di Sainz, con problemi legati all’idraulica. Ci sono poi i problemi legati alla Alfa Romeo di Zhou e alla Haas di Magnussen, entrambi motorizzati Ferrari. Mattia Binotto, team principal Ferrari, fa giustamente il pompiere e dichiara “attenzione che non tutti questi problemi sono problemi legati alla PU Ferrari”.
Resta il fatto che il rischio calcolato di montare i terzi elementi non ha pagato in termini di affidabilità, ma visti i progressi in termini di velocità di punta forse è stata la cosa giusta da fare. I team inglesi usano lo stesso approccio, prima provare ad innovare e poi trovare l’affidabilità sulla componente.
È la stessa filosofia adottata da Red Bull, che ha sofferto di problemi all’inizio della stagione e invece ora domina. Doppiette su doppiette e grande vantaggio nelle classifiche, con ben 80 punti di margine su Ferrari nella classifica costruttori e Sergio Perez che scavalca Leclerc in classifica piloti. Se Ferrari ha iniziato a seguire questa filosofia, personalmente ne siamo contenti (per quello che conta).
Per quanto concerne la gara degli altri, grande podio di Russell che sta costantemente bastonando Sir Lewis Hamilton. Attenzione perché Mercedes si sta avvicinando a Ferrari in classifica costruttori, incredibile se si pensa al gap prestazionale tra la vettura di Brackley e la F1-75.
Menzione particolare per Daniel Ricciardo, che finisce davanti al compagno di squadra nonostante una strategia clamorosamente a favore di Norris. L’atteggiamento del team McLaren sa molto di “trovati un altro ingaggio per il 2023, caro Daniel”.
Next race… Montreal, GP del Canada, che si corre già domenica prossima.
Ennesima occasione di riscatto per Ferrari, ma attenzione che anche in Quebec i motori saranno molto sollecitati…
Risultati finali:
1 Max VERSTAPPEN Red Bull Racing
2 Sergio PEREZ Red Bull Racing+20.823
3 George RUSSELL Mercedes+45.995
4 Lewis HAMILTON Mercedes+71.679
5 Pierre GASLY AlphaTauri+77.299
6 Sebastian VETTEL Aston Martin+84.099
7 Fernando ALONSO Alpine+88.596
8 Daniel RICCIARDO McLaren+92.207
9 Lando NORRIS McLaren+92.556
10 Esteban OCON Alpine+108
11 Valtteri BOTTAS Alfa Romeo
12 Alexander ALBON Williams
13 Yuki TSUNODA AlphaTauri
14 Mick SCHUMACHER Haas
15 Nicholas LATIFI Williams
16 Lance STROLL Aston Martin
17 Kevin MAGNUSSEN Haas
18 Guanyu ZHOU Alfa Romeo
19 Charles LECLERC Ferrari
20 Carlos SAINZ Ferrari