Con “A Chiara”, di Jonas Carpignano, chiude la trilogia di film ambientati tra Gioia Tauro e Rosarno, nella Calabria degli immigrati dall’Africa subsahariana sfruttati nei campi di agrumi (Mediterranea, 2015), dei rom accampati in baraccopoli ai confini della città (A Ciambra, 2017) e della borghesia cittadina che dietro la facciata rispettabile nasconde l’affiliazione alla ’ndrangheta, come si racconta, per l’appunto, in questo ultimo lavoro, premiato a Cannes con il Label Europa Cinemas Cannes per il Miglior film europeo. Il film racconta la storia di Chiara Guerrasio (Swamy Rotolo), secondogenita quindicenne di Claudio e Carmela. Tutta la famiglia è riunita per festeggiare i 18 anni della sorella più grande di Chiara. Tutti sembrano contenti e affiatati, malgrado la sana competizione che c'è tra Chiara e sua sorella sulla pista da ballo. Il giorno dopo la festa, Claudio lascia, senza preavviso, Gioia Tauro. Chiara, dal carattere forte e determinato, vuole capire che cosa ha spinto suo padre a partire. Una volontà che la porta a guardare i suoi cari e la sua città con occhi nuovi e a interrogarsi sul suo futuro.
Alle 15 la professoressa Cristina Boracchi curerà l’introduzione pomeridiana mentre alle 21 l’introduzione e il commento finale saranno del critico cinematografico Gabriele Lingiardi.