«Forte preoccupazione per la situazione abitativa del Paese, caratterizzata dai pesanti riflessi della emergenza sanitaria, dalla ripresa delle esecuzioni degli sfratti per morosità incolpevole (che si stimano dai 130 mila ai 150 mila), dalle decine di migliaia di esecuzioni immobiliari sulla prima casa, dalla forte incidenza sui costi dell’abitazione, già proibitivi, dei rincari dal 60 al 100 % delle utenze domestiche e sugli oneri condominiali per i servizi legati al consumo energetico».
Sunia Varese e Cgil Varese intervengono sul tema della casa in vista del presidio Cgil, Cisl, Uil, Sunia, Sicet, Uniat e Unione Inquilini, in programma a Roma il 22 marzo alle ore 14 presso il Ministero delle Infrastrutture. Sarà presente una delegazione di Sunia Varese.
«Una condizione di acuta sofferenza sociale mette a rischio la coesione sociale, fino a minacciare in alcuni casi la violazione dei diritti umani. I provvedimenti adottati non danno la necessaria centralità all’obiettivo imprescindibile di un rilevante e strutturale piano pluriennale di edilizia residenziale pubblica e sociale per avviare e consolidare una politica abitativa di lungo respiro, volta ad aumentare l’offerta di alloggi pubblici e a canoni sostenibili per le precarie condizioni reddituali delle famiglie che non trovano soddisfacimento dall’attuale mercato, compreso quanto proposto in ambito di Housing sociale.
Nella legge di Bilancio 2022 manca un'indicazione specifica sul rifinanziamento del fondo di sostegno all’affitto e del fondo per la morosità incolpevole. Così come non è stata presa in considerazione la richiesta avanzata dalle nostre Organizzazioni di un provvedimento adeguatamente finanziato per consentire una graduazione razionalmente organizzata su scala nazionale dell'esecuzione degli sfratti.
A tale proposito è necessario un intervento da parte del Ministro dell’Interno sulle Prefetture per la sottoscrizione di protocolli di graduazione programmata delle esecuzioni degli sfratti. Il Governo approvi un provvedimento che istituisca cabine di regia e che permetta e faciliti la graduazione delle esecuzioni per contenere una vera e propria emergenza.
Sono poi necessarie risorse da destinare ai Comuni per prendere in affitto o acquistare alloggi da assegnare agli sfrattati determinando il canone in base alle condizioni di reddito.
Va monitorato e sostenuto l'utilizzo del Superbonus 110% da parte degli ex IACP, che peraltro andrebbero agevolati con una proroga per la realizzazione degli interventi, così come nel testo della Legge di Bilancio si è previsto per i condomini.
Bisogna infine ripensare al ruolo del pubblico come soggetto attuatore di nuovi piani di edilizia sociale (attraverso processi di rigenerazione, trasformazione e riqualificazione), accessibili anche a soggetti con redditi superiori ai limiti di accesso all’ERP e che abbiano subito uno scivolamento verso l’area del disagio a causa delle conseguenze socio-economiche della pandemia.
E’ necessario anche un ulteriore incremento della detrazione sui canoni pagati dagli inquilini con redditi inferiori ai 30 mila euro, mentre la legge di bilancio 2022 si è esclusivamente limitata alla pur giusta detrazione a favore dei giovani under 31 e ripropone misure a sostegno dell’acquisto della prima casa, già assistito da una detrazione delle rate di mutuo in misura superiore alla detrazione oggi accordata all’inquilino, che quindi va incrementata e adeguata. Particolare attenzione va data infine agli strumenti ausiliari che paiono indispensabili ai fini di un corretto rilancio delle politiche di settore».