L'ultima creazione si chiama No War: i ragazzi di PizzAut hanno voluto così servire la pace e sono stati ricompensati anche da un bellissimo incontro. Ieri sera, quella pizza - i cui proventi verranno in parte destinati alla popolazione ucraina - , è stata ordinata da una giovane russa. Lo racconta Nico Acampora, fondatore del locale gestito da cuochi e camerieri con autismo a Cassina de' Pecchi. Uno staff che ha conquistato vip, politici, star, ma soprattutto la gente comune che arriva costantemente a gustare i menù di questa pizzeria, laboratorio di inclusione sociale. E anche di pace.
L'incontro con Julia ha portato una forte carica di emozione, che ha toccato tutti i presenti. Se significativo è stato il suo gesto, commoventi le parole rivolte da lei: «Nico, ci tenevo tantissimo, perché il popolo russo non c'entra con la guerra, la guerra la fanno i potenti la povera gente come noi la subisce e basta. Voi siete un esempio immenso di umanità e volevo dirvelo».
A quel punto gli applausi scorrono tra i tavoli, ma anche le lacrime di Julia. Il cameriere Lorenzo non può stare a guardare e corre ad abbracciare la ragazza, sul cui volto si affaccia un sorriso.
«Da PizzAut succedono cose meravigliose, anche durante la guerra» commenta Nico. Quella guerra in cui - osserva un giovane dello staff, amareggiato - «ci siamo messi, finita la pandemia».
La serata è stata magica fino in fondo. Diversi clienti hanno voluto ringraziare Julia ed esprimere solidarietà anche al popolo russo, vittima a sua volta di un conflitto che - come ha rilevato la ragazza - è voluto solo dai potenti.