Ieri l’assessore Paola Reguzzoni ha anticipato che l’amministrazione, con i Servizi sociali del Comune di Busto, è al lavoro per accogliere una trentina di persone provenienti dall’Ucraina e a breve comunicherà come poter dare un contributo (leggi qui).
Intanto, il gruppo consiliare Popolo, Riforme e Libertà ha presentato una mozione urgente per condannare l’aggressione armata dell’Ucraina e chiedere un «concreto impegno» dell’amministrazione.
Con il testo sottoscritto dal capogruppo Gigi Farioli e dai colleghi Giuseppe Ferrario e Giuseppina Lanza si intende impegnare sindaco e giunta «a far sì che l’amministrazione, senza alcuna pretesa di condizionamento o primazia, ma nello spirito di servizio sussidiario ricordato dallo Statuto, si ponga come riferimento, supporto, sostegno, facilitazione e coordinamento di tutte le iniziative di concreto sostegno, accoglienza ed inclusione in città ed eventualmente anche per chi sia in Ucraina».
C’è inoltre la richiesta rivolta sempre a sindaco e giunta di impegnarsi a «creare un apposito capitolo di bilancio ed aprire una sottoscrizione per raccogliere i contributi di amministratori, consiglieri, liberi cittadini ed associazioni con Iban dedicato e con le finalità coerenti alle iniziative succitate».
Nelle premesse della mozione si sottolinea che «la città di Busto Arsizio si riconosce nei valori costituzionali di libertà, giustizia e ripudio della guerra; è sede di un Tempio Civico riconosciuto come luogo simbolo di educazione permanente alla Pace; da anni aderisce all’organizzazione internazionale delle Amministrazioni e dei Sindaci per la costruzione della pace».
«Il Consiglio comunale – scrive il gruppo Popolo, Riforme e Libertà – unanimemente condanna senza se e senza ma l’ingiustificabile e inaccettabile atto di aggressione perpetrato dalla Russia di Putin ai danni del popolo ucraino ed esprime la più viva e sincera solidarietà e vicinanza alle donne e agli uomini ucraini che vivono e lavorano nella nostra città e a tutti i loro connazionali».
Oltre a chiedere che l’Italia dia supporto all’Ucraina «nel nome di un’Europa i cui fondatori sognavano garante di sviluppo, libertà e pace a partire dai comuni valori greco-romani-giudaico-cristiani, riconosciuti e richiamati esplicitamente anche dal nostro statuto cittadino», nella mozione si prende atto delle «commendevoli e numerose iniziative di singoli, famiglie ed associazioni cristiane e laiche, di credenti e non credenti, tra le quali assume particolare rilevanza quella del decanato cittadino (leggi qui) promossa in occasione delle celebrazioni eucaristiche di domenica 27 febbraio».