Siamo tutte donne da Oscar. Come un grido che si leva a Busto per più di un motivo. Chiaramente il filo conduttore è rosa: "Donne da Oscar" è il grande evento che si svolgerà l'8 marzo (ore 20.45) al Teatro Sociale "Delia Cajelli" e che è stato presentato questa mattina in Comune. Tra l'altro dalla componente femminile della giunta Antonelli (la vicesindaco Manuela Maffioli con gli assessori Daniela Cerana e Paola Reguzzoni) e dalla presidente del consiglio Laura Rogora.
Ma c'è un altro amplificatore a questo grido: l'evento era già in corso di organizzazione prima della pandemia e non si era potuto poi mettere in campo. Dietro questo annuncio c'è dunque tutta la gioia di poter unire le forze e richiamare il pubblico in occasione della festa della donna.
I motivi
«Sì, questo evento ha radici prepandemiche, do atto alle associazioni - ha detto la vicesindaco Maffioli - di aver tenuto duro». Tutto è stato coordinato dalla regista di serata e progetto, Loredana Raneli. I tre assessorati hanno voluto condividere questa iniziativa che tocca le problematiche femminili.
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Uniscono le forze cinema, cultura, danza e musica dal vivo. La Compagnia teatrale "Emergenza energia ed entusiasmo I ragazzi della 3^ E", l'associazione Nuova Busto Musica, Centro Arte Danza, Comune di Busto in collaborazione con Centro d'arte danza Valle Olona e Gens d'Ys hanno voluto realizzare lo spettacolo che attraversa il tempo con film "baciati" dagli Oscar. Le coreografie sono di Antonella Colombo.
Si inizia con "Colazione da Tiffany" nel 1961, si arriva a "La Land" del 2016. In mezzo altre opere chiave da "Il dottor Zivago" a "Il Padrino" passando anche "Grease" o "Titanic". Ad esempio, per quest'ultimo film Gens d'Ys scatenerà la danza irlandese liberatoria dei passeggeri sulla terza classe, ha spiegato Umberto Crespi. E poi ci sarà tutto l'impegno della musica, ha ricordato Cesare Bonfiglio nel far rivivere melodie entrate nell'anima.
La regista Loredana Raneli ha ribadito la filosofia: «Il film è un messaggio chiaro dove la donna è protagonista in tutte le sue sfumature. Abbiamo estrapolato le scene femminili più significative». Degli assaggi, ancora più vivaci con l'aiuto delle altre arti, che invitano magari anche a vedere o rivedere poi l'opera.
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Si sarà davvero tutti star (gli uomini sono ben accetti) e anche giurati, perché ci saranno diverse premiazioni, anzi sarà poi il pubblico a proclamare il miglior film.
Ci sarà l'imbarazzo della scelta.
L'assessore Daniela Cerana ha individuato nelle protagoniste delle opere un filo conduttore, «la profonda consapevolezza del loro ruolo». La collega Paola Reguzzoni ha lodato anche come si sia puntato su alcuni film, «dove la presenza femminile, pur pesantissima, sembra marginale come il Padrino». La presidente del consiglio comunale Laura Rogora: «È anche un bel messaggio per dare fiducia alle donne che non sono protagoniste ma grazie a loro la società cresce».
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Per prenotare scrivere a ranelina18@gmail.com ,cesare@nuovabustomusica.it,info@centroartedanza.com