/ Busto Arsizio

Busto Arsizio | 16 febbraio 2022, 08:10

Viale Boccaccio: «Favorita la sicurezza, ma è stato trovato l’equilibrio con la fluidità del traffico»

L’assessore Loschiavo, affiancato dal comandante Vegetti, dopo aver monitorato la situazione spiega che «con una sola corsia c’è visivamente più coda, ma le attese sono limitate». Sulle critiche: «Pronti ad ascoltare i suggerimenti costruttivi». Oltre a due rotonde, si valuta la possibilità di realizzare una pista ciclabile

L'assessore Loschiavo con il progetto relativo a viale Boccaccio. Sotto, i monitor della centrale operativa al Comando della Polizia locale di Busto

L'assessore Loschiavo con il progetto relativo a viale Boccaccio. Sotto, i monitor della centrale operativa al Comando della Polizia locale di Busto

Annunciando in commissione che il problema delle code in viale Boccaccio era stato risolto, l’assessore alla Mobilità Salvatore Loschiavo era consapevole che qualcuno avrebbe potuto avere qualcosa da obiettare.
Il primo – nel giro di pochi secondi – è stato il suo predecessore, il leghista Massimo Rogora (leggi qui). Poi sono arrivate le perplessità espresse da alcuni cittadini sui social o tramite altri canali (leggi qui).

Davanti alle immagini del traffico che scorrono sui monitor della centrale operativa del Comando di Polizia locale, Loschiavo chiarisce che le sue parole sono il frutto di un’attenta analisi effettuata al Comando di Polizia locale: «Abbiamo favorito la sicurezza alla fluidità– precisa –. L’intervento può essere ancora perfezionato, ma è stato trovato il giusto equilibrio».

Code o non code

Lo scorso settembre, l’attivazione dei nuovi semafori intelligenti con i tempi non ancora adeguati aveva provocato serie ripercussioni sul traffico con le vibranti proteste di automobilisti e residenti della zona (leggi qui).
Con i successivi interventi sulla temporizzazione dei semafori agli incroci con via Cardinal Simone/Cardinal Ferrari e con via Alba/via Vizzola – in particolare con l'ultimo, risalente a circa un mese fa – si è arrivati a una soluzione ritenuta soddisfacente dall’assessorato.

«Inizialmente c’erano difficoltà a uscire da via della Ricordanza», spiega il comandante della Polizia locale Claudio Vegetti osservando i monitor della centrale operativa. Siamo alla rotatoria di piazza don Ballabio, quella della chiesa di Borsano, direttamente coinvolta dall’impatto dei semafori al centro del dibattito.
«Adesso nelle ore di punta ci si blocca per una quindicina di secondi», afferma l’assessore Loschiavo.
Qualche secondo in più, nel caso ad esempio della mattinata di ieri, condizionata dalla pioggia. Guardando le immagini registrate alle 7.30 e alle 8.15, si nota un numero importante di auto. D’altra parte, secondo uno studio sull’incidentalità effettuato tra il 2015 e il 2018, viale Boccaccio veniva attraversato da oltre 11mila veicoli al giorno. Ora il dato potrebbe essere più basso, ma sono comunque numeri elevati.

«La coda, per così dire, è “visiva” – osserva però l’esponente della giunta Antonelli – e visivamente, con una solo corsia rispetto alle due di prima, c’è più coda, questo è ovvio. Ma bisogna intendersi sui termini. Se quando scatta il verde il semaforo viene superato da tutte le auto ferme fino a qualche istante prima, non si può parlare di coda».
«Momenti di “singhiozzo” sono inevitabili», afferma Vegetti. Ma la situazione viene giudicata soddisfacente e potrà ancora migliorare con il tempo e con ulteriori interventi. «Anche l’onda verde lungo il viale della Gloria non funzionò perfettamente da subito», ricorda il comandante.

Le novità: due rotonde e (forse) la ciclabile

«La sicurezza comporta qualche disagio legato all’attesa», sottolinea Vegetti. E proprio la sicurezza è alla base dell’attivazione dei semafori intelligenti. Secondo lo studio di qualche anno fa, viale Boccaccio è tra le strade a più alta incidentalità. Nel dicembre 2017 una ragazza di 25 anni perse la vita proprio all’incrocio con le vie Cardinal Simone e Cardinal Ferrari.

«Abbiamo favorito la sicurezza alla fluidità del traffico, ma è stato trovato un giusto equilibrio», rimarca l’assessore. E con i nuovi interventi anticipati in commissione si vuole andare a migliorare ulteriormente questo aspetto.
Innanzitutto verranno chiusi i varchi nello spartitraffico centrale che oggi consentono inversioni ritenute particolarmente pericolose.

Inoltre, anche a beneficio della scorrevolezza del traffico, è previsto l’inserimento di due rotonde come punti di rilancio per invertire la marcia all’altezza degli incroci con le vie Burattana/Guinizzelli e Monte Bianco/Varzi. Ci saranno anche modifiche sui sensi unici della zona e sulla segnaletica.

«Questo poteva essere il progetto definitivo – anticipa Loschiavo indicando la mappa con i nuovi interventi – ma prima di passare alla fase esecutiva stiamo valutando la possibilità di inserire anche una pista ciclabile. Andremmo così a unire una zona periferica al centro. Su questo in corso un ragionamento».

Le critiche e il «pugno duro con i “furbi”»

L’intervento di Loschiavo in commissione, come detto, ha suscitato qualche commento negativo. «Le critiche costruttive che tendono al miglioramento sono benaccette – assicura l’assessore –. Non vogliamo difendere quanto fatto a prescindere, ma valutare se l’obiettivo della maggiore sicurezza che ci eravamo prefissati è stato raggiunto. Da un’analisi superficiale sembra che sia così, ma attendiamo di avere i numeri precisi».

Sui social c’è chi ha fatto notare che molti automobilisti hanno rinunciato a percorrere il viale, preferendo altre strade. «La riduzione del “traffico parassitario” è un effetto collaterale positivo, non negativo», precisa l’assessore.
L’altro aspetto evidenziato riguarda chi utilizza la corsia di sinistra, dedicata alla svolta, pur dovendo proseguire dritto: «Questo fenomeno, oltre a far scattare il rosso per chi usa la corsia corretta allungando i tempi, rappresenta un pericolo. Il mancato rispetto delle regole non è una colpa dell’amministrazione, ma da parte nostra – fa sapere l’assessore – non staremo a guardare. Ci sarà il pugno di ferro e i “furbi”, ma io userei un termine ben più duro, che vogliono bypassare la colonna verranno sanzionati». Se necessario, anche attraverso le telecamere che “catturano” le infrazioni semaforiche. La sicurezza passa anche da qui.

Riccardo Canetta

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore