Busto Arsizio - 02 febbraio 2022, 19:00

Municipio e Anagrafe di Busto, ingresso “presidiato” dalla Protezione civile

Dopo gli ultimi episodi di nervosismo, sfociati in un paio di casi in vere e proprie aggressioni, in concomitanza con l’entrata in vigore dell’obbligo di green pass per accedere agli uffici pubblici, i volontari della Prociv sono al fianco dei dipendenti (e delle dipendenti) comunali. Una soluzione temporanea in attesa nuovi interventi

Gli ultimi episodi di nervosismo all’Anagrafe di Busto, sfociati in un paio di casi in vere e proprie aggressioni, hanno indotto l’amministrazione a tenere alta l’attenzione. Questa settimana, in concomitanza con l’entrata in vigore dell’obbligo di green pass per accedere agli uffici pubblici, a “presidiare” l’ingresso dei servizi demografici e della portineria del municipio, al fianco dei dipendenti (e in particolare delle dipendenti) comunali, ci sono i volontari della Protezione civile.

Il timore, infatti, è che questo ulteriore vincolo possa esacerbare un clima già particolarmente teso. Tra ieri e oggi ci sono stati alcuni – rari – casi di green pass non validi. Di fronte a una schermata rossa al momento del controllo, gli incaricati del Comune non possono consentire l’accesso negli uffici.

Tutto, finora, è filato senza momenti di tensione o particolare intoppi. La verifica della certificazione richiede pochi istanti e non rallenta l’ingresso in maniera significativa. Talvolta, la versione cartacea del green pass, perché rovinata o plastificata, non viene “letta” facilmente e le operazioni si allungano, ma in maniera tollerabile.

Il vero tema resta quello di evitare che si ripetano episodi spiacevoli. «Ringraziamo la Protezione civile per la disponibilità – afferma l’assessore al Personale Mario Cislaghi –. Vedremo se sarà possibile contare sul loro supporto anche la prossima settimana. Sappiamo che, dovendo loro essere presenti anche altrove, garantire la disponibilità per sei giorni su sette dalle 8.30 alle 12.30 è un impegno notevole».

Ricorrere ai volontari della Prociv non può che essere una soluzione temporanea. «Abbiamo inviato una lettera alle associazioni delle forze dell’ordine in congedo – spiega Cislaghi –. Incontreremo i rappresentanti la prossima settimana e capiremo se anche questa può essere una soluzione».

L’osservata speciale rimane l’Anagrafe. «Malgrado le code – afferma l’assessore – oltre agli appuntamenti riusciamo a soddisfare le emergenze. Non appena i quattro nuovi assunti saranno adeguatamente formati, vedremo di aprire un nuovo sportello. A breve pubblicizzeremo la possibilità di ottenere i certificati nelle edicole e in tabaccheria. È un modo per risparmiare qualche coda ai cittadini, anche se come noto il problema, sul quale ci concentreremo ulteriormente, sono le carte d’identità».

I tempi di attesa – e l’assessore ne è consapevole – possono essere problematici. Ma questo non può ovviamente mai giustificare alcun gesto violento.

Riccardo Canetta