«Sono distrutto. Non me la sento di parlare in questo momento, mia figlia non sta bene e con mia moglie si stanno preparando ad andare all'obitorio»: lo ha detto all'agenzia Ansa il nonno materno del piccolo Daniele di 7 anni, accoltellato a morte a Morazzone dal padre Davide Paitoni, 40 anni, che poi ha tentato di fare lo stesso con la madre - che viveva con i genitori a Gazzada Schianno - e ora è sorvegliato a vista in carcere ai Miogni.
Si svolgerà domani, martedì 4 gennaio, l'interrogatorio di garanzia dell'uomo, difeso dall'avvocato Stefano Bruno. Come detto sempre all'Ansa dal presidente del Tribunale di Varese, Cesaro Tacconi, «l'ordinanza per i domiciliari è stata firmata il 29 novembre, avvallando la misura richiesta dal magistrato che l'ha motivata con il pericolo di inquinamento probatorio, non con la pericolosità sociale, e il giudice non può aggravare la richiesta del pm».
Dopo che l'avvocato difensore dell'indagato aveva chiesto che gli fosse concesso di vedere il figlio e la moglie, «dato che secondo ordinanza non avrebbe potuto avere contatti se non con i familiari conviventi, quindi il padre - ha proseguito Tacconi - il Gip ha autorizzato l'uomo a vedere il figlio» il 6 dicembre scorso.
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