Negli ultimi giorni si è molto parlato della decisione di Claudio Caldiroli, neo riconfermato assessore della giunta Cerini, di aderire al Partito Democratico. Una scelta che, spiega lo stesso Caldiroli sorpreso dal clamore che ne è derivato, «ho preso in maniera libera e personale poiché, dopo l’arrivo di Letta, mi riconosco nei valori e nei progetti portati avanti dal partito a livello nazionale».
Nessuna mossa politica, dunque, dietro la decisione di tesserarsi dell’assessore all’ambiente, dettata solo dalla condivisione delle idee promosse da «quella che – sottolinea Caldiroli – ritengo l’unica realtà in grado di arginare il populismo che ormai da troppo tempo caratterizza alcune frange della politica italiana».
A questo punto non stupisce la tempistica della decisione, messa in pratica solo dopo le elezioni amministrative, e che è frutto di una serie di riflessioni portate avanti in maniera del tutto autonoma e personale. (LEGGI QUI)
«A Castellanza ci sono circa 1700 persone che alle elezioni nazionali votano PD – conclude Caldiroli – io sono uno tra quelli che nella nostra città pensa che il progetto nazionale portato avanti dal Partito Democratico sia apprezzabile e degno di essere sostenuto».