Come bruciare le tappe. Basta chiederlo a Nadia Cerbino, alla prima convocazione in serie A1 con la squadra dei sogni: la Unet e-work Busto Arsizio.
A quattordici anni, di solito, si è seduti tra gli spalti a fare il tifo per le beniamine. Ieri sera, la giovanissima pallavolista della “cantera” biancorossa si è accomodata in panchina, a disposizione di coach Marco Musso per la partita di campionato contro Perugia (terza giornata e terza vittoria per le farfalle bustocche, leggi qui).
Ieri sera è stata una festa per Nadia, oltre che un'emozione grandissima. Ma l'orgoglio si legge tutto anche nelle parole della “sua” Pallavolo Lonate Pozzolo, la società dove Cerbino ha mosso i primi passi. Quelli che, bruciando le tappe, l'hanno portata a giocare nella nella formazione U14 della Uyba e, mercoledì sera, ad indossare la maglia del secondo libero, in prima squadra.
Una serata da batticuore anche per il presidente della Pallavolo Lonate Pozzolo, Paolo Colombo, che ha visto crescere, fin dai tempi del minivolley, questo talento tutto plasmato in “casa”. «Auguriamo a Nadia di poter un giorno diventare una delle protagoniste di questo nostro bellissimo sport. Se è vero che a Busto Arsizio la serie A la si può vivere, a Lonate Pozzolo la si può cominciare a sognare».
Pallavolo Lonate che disputa i campionati Fipav e Pgs con tutte le formazioni giovanili femminili, dal minivolley e palla rilanciata fino all'Under 18 e 20, oltre alla Seconda Divisione. Senza dimenticare la squadra “open” dei genitori. Nadia Cerbino è un orgoglio per tutti e un sogno grande da rincorrere e, perché no, emulare.