Valle Olona - 26 luglio 2021, 12:19

Fagnano, il caso del cane avvelenato rischia l’archiviazione. Il proprietario: «Non mi arrendo»

Il cantautore Max Piro spiega: «Ci sono venti giorni di tempo per produrre nuove prove. Mi consulterò col mio legale, ma ho dei possibili testimoni e non intendo fermarmi»

Max Piro con il suo Beethoven

Lo scorso febbraio, la notizia della morte per avvelenamento di Beethoven, un cucciolone di sette anni, aveva raggiunto tutta Italia (leggi qui).

La lettera scritta immaginando le parole del suo amato cane da parte del proprietario Max Piro, cantautore di Fagnano Olona, era infatti stata ripresa anche dalla stampa nazionale.

In questi mesi, dopo l’incontro col consigliere comunale di Busto Arsizio Alessandro Albani, Max Piro ha realizzato una canzone, intitolata “Legami al cuore”, dedicata al suo Beethoven e, in generale, a tutti gli animali maltrattati (leggi qui).

Contemporaneamente, a seguito della sua denuncia, sono state fatte delle indagini.
Ora però il caso rischia di essere archiviato. Ma, come da lui annunciato con un post su Facebook alle tante persone che stanno seguendo la vicenda, Piro non intende arrendersi senza che venga fatta giustizia: «Giustamente – spiega – il gip, davanti alla mancanza di prove sostanziose e sostanziali, vuole archiviare il caso. Abbiamo venti giorni di tempo per produrne di nuove e fare opposizione».

«E io le prove le ho – aggiunge –. E anche dei possibili testimoni. Ovviamente chi di dovere deciderà se sono attendibili e sufficienti. Ma credo e spero che si possano fare ulteriori indagini».

Il legale del cantautore fagnanese dovrà innanzitutto valutare se ci siano i presupposti per fare opposizione.

«Anche di fronte a un “non ne vale la pena”, io non mi fermerò – anticipa Piro, per il quale Beethoven era come un figlio –. Ho passato quattro mesi tra la disperazione e la ricerca di nuove prove, tante persone mi hanno contattato in privato. Non mi voglio arrendere».

R.C.