Sport - 12 luglio 2021, 12:53

Il coro dei sindaci: «Bravi azzurri, siete orgoglio ed esempio»

L'alba del giorno dopo la vittoria all'Europeo di calcio dell'Italia è un risveglio dolcissimo. La gioia e le immagini del trionfo sono tante, riempiono giornali, social e soprattutto i cuori degli italiani. Anche la voce orgogliosa dei sindaci del territorio è un coro che s'innalza al cielo: «Siamo un Paese che ha tanto da dare e sappiamo risollevarci sempre»

L'alba del giorno dopo la vittoria all'Europeo di calcio dell'Italia è un risveglio dolcissimo. La gioia e le immagini del trionfo sono tante, riempiono giornali, social e soprattutto i cuori degli italiani. Anzi, è la voce che fatica a risalire perché il pathos della partita e la lotteria finale dei rigori hanno messo a dura prova le corde vocali, poi le urla liberatorie e la felicità di un popolo che sognava una gioia così dopo l'ultimo anno e mezzo.

Abbiamo vinto da protagonisti, con grande merito. Mostrando il lato migliore dell'Italia (non soltanto calcistica) in casa d'altri e all'Europa intera.

Parte proprio da qui la “riflessione” del sindaco di Gorla Maggiore, Pietro Zappamiglio, il giorno dopo la vittoria. «È stato bello vedere l'atteggiamento della squadra in queste partite, un gruppo unito che ha attraversato le difficoltà facendosi sempre forza in campo e che si è guadagnato il rispetto degli avversari.

È una vittoria che significa molto - prosegue Zappamiglio - testimonia come l'Italia sia un Paese che ha tanto da dare, con peculiarità e potenzialità enormi. E il calcio rappresenta una parte del tutto».

Un gruppo, quello azzurro, che si è fondato su valori solidi e invincibili come l'amicizia e la tenacia, in ogni ambito della vita non soltanto sportiva.

Dal campo alla panchina, con la coppia Mancini-Vialli a rappresentarne l'essenza nell'abbraccio finale, dopo l'ultimo calcio di rigore parato agli inglesi da Donnarumma. E il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice, sceglie proprio quest'immagine, presa dalla tv, per sottolineare la “natura” della vittoria azzurra. «Campioni d'Europa, lacrime di gioia!». Poi aggiunge: «È un segnale importante per un Paese che nell’ultimo anno e mezzo ha sofferto tanto e pagato un prezzo altissimo per la pandemia. È stata la vittoria del collettivo, la dimostrazione dell’importanza di saper fare gruppo, il che è un esempio da seguire per ogni organizzazione, in ogni ambito della vita sociale e lavorativa. Complimenti a tutti gli azzurri, al ct Mancini e al suo staff per il risultato e grazie per la grande gioia che ci hanno donato».

Da Wembley a Wimbledon, a tutte le imprese che hanno “segnato” lo sport azzurro nell'ultima settimana. Il sindaco Radice riparte anche da qui, per guardare oltre (l'ostacolo) di quest'ultimo anno e mezzo.

«Mi piace sottolineare che gli azzurri del calcio non sono state le uniche note positive per il nostro sport, che ieri ha registrato la storica finale di Matteo Berrettini a Wimbledon, dove è uscito sconfitto dal campo centrale ma a testa altissima contro un monumento del tennis come Djokovic; che qualche giorno fa ha visto la qualificazione della squadra di basket maschile alle Olimpiadi di Tokyo, grazie alla prestigiosa vittoria sulla Serbia; che una settimana fa, senza grandi clamori, ha archiviato la vittoria nel campionato europeo di softball. Sono tutti traguardi che testimoniano la capacità del nostro Paese di reagire ai momenti più difficili, mostrando grinta e la straordinaria dote di sapere gettare il cuore oltre l’ostacolo».

Ha sofferto davanti alla tv anche il sindaco di Castellanza, Mirella Cerini. «Ci siamo guadagnati tutto con merito e sofferenza, come nella nostra miglior tradizione». La prima cittadina, da intenditrice e appassionata, ribadisce le virtù tecniche e umane della coppia Mancini-Vialli. «Li ammiro fin dai tempi della Sampdoria, ora hanno dimostrato di funzionare bene anche in Nazionale». Un riscatto per i “gemelli del gol blucerchiati” che a Wembley, nel 1992, avevano lasciato un sogno. Ora l'hanno ritrovato assieme a tutti gli italiani. «Ho partecipato all'esplosione di gioia dal balcone di casa – prosegue Cerini – Della festa di ieri mi porto dentro tante belle immagini, soprattutto la gente che si ritrova e si abbraccia sotto il tricolore».

Un pieno di emozioni, quelle che ha sottolineato il sindaco di Olgiate Olona, Gianni Montano, pubblicando la foto degli azzurri festanti. «Lo sport è momento di aggregazione e coesione sociale, unisce le persone – dice a sua volta il primo cittadino di Olgiate – È proprio grazie a questa unione che si possono mandare messaggi positivi. Noi abbiamo cercato di farlo attraverso i social, incentivando al tifo responsabile, ad una ripartenza in sicurezza senza trascendere. Costa sacrifici, è vero. Ma come nello sport, dove sono richiesti tanti sforzi per primeggiare, sono le gioie più grandi e sofferte a rimanere scolpite nella memoria». E questa vittoria degli azzurri di Mancini, del calcio ma dell'Italia tutta, non ce la scorderemo tanto facilmente.

Alessio Murace