Hanno sfilato, i 444 diplomati dell’Ite Tosi. Sono stati, comprensibilmente, i protagonisti del “Diploma day”. Hanno percorso il prato dell’istituto e ricevuto i diplomi dalle mani della dirigente Amanda Ferrario. Hanno resistito quasi eroicamente nel caldo soffocante del 9 luglio, indossando toga e tocco. Si sono sentiti addosso gli sguardi orgogliosi dei professori e dei genitori (solo un accompagnatore per ognuno, causa misure anti Covid). Hanno battuto le mani sulle note dell’Inno di Mameli.
Tanti, 85, i 100 e 100 e lode conquistati quest’anno. Probabilmente un record, al punto che le corrispondenti borse di studio sono state assegnate non solo avvalendosi delle donazioni di istituzioni e sponsor privati ma anche facendo ricorso a risorse della scuola.
Diploma speciale assegnato all’onorevole Lucia Azzolina, già visitatrice curiosa e disponibile dell’Istituto. Commoventi le borse speciali alla memoria di Erika Giorgetti, ex studentessa, deceduta in un incidente di montagna. Borse messe a disposizione e consegnate dai genitori, Fabrizia e Giuseppe.
Improntato al valore della gratitudine e all’orgoglio il discorso della dirigente Ferrario.«Vi ringrazio – ha affermato, guardando negli occhi i “suoi” diplomati, seppure dalla distanza imposta dal palco - per quello che mi avete insegnato. Voi che avete dovuto passare tanto tempo a casa e non a scuola, che non avete potuto fare esperienze all’estero, che non avete potuto fare la gita dell’ultimo anno. Rinunciare anche al “Diploma day” sarebbe stato troppo. Ricordatevi che non avete frequentato un Istituto qualunque. Avete fatto il Tosi, orgoglio della città e del Paese».
L’onorevole Azzolina, già ministro dell’Istruzione, ha rimarcato: «Se oggi questa giornata è possibile è grazie a tutti voi. La scuola funziona se si fa squadra. Vi hanno dipinti come untori, come persone che non volevano studiare o che volevano un esame semplificato. In realtà voi siete persone chiamate a ricostruire quanto perso nell’ultimo periodo, come in un dopoguerra». Il provveditore, Giuseppe Carcano, è tornato sui propri esordi nell’insegnamento «…quando già si guardava al Tosi come a un punto di riferimento». Ricordo accompagnato da un invito a farsi ispirare: «Andate a vedere chi è stato Enrico Tosi. Imprenditore che ha fatto la resistenza, che si è impegnato nella Costituente e in politica».
Il sindaco, Emanuele Antonelli, ha chiesto, e ottenuto, un lungo applauso «…per i dirigenti della scuola, per i professori, per tutto il personale. Soprattutto per i vostri genitori che vi hanno permesso, magari con sacrifici, di frequentare questa scuola meravigliosa. Studiate ancora tanto, lavorate e non accontentatevi».
Il parroco di Beata Giuliana, don Giovanni Fumagalli, si è soffermato sui volti, raggianti, di ragazzi e ragazze: «Dietro ognuno, una storia. Come dice l’uomo in bianco, a Roma, il mio capo, voi non siete il futuro. Siete il presente. Spendetevi per un’idea, per un progetto, per delle persone».
Lancio del tocco, naturalmente liberatorio, non tradizionale, in musica. Applausi e deflusso ordinato, tanto per cambiare, nel rispetto delle norme anti-Covid.
Un punto d’arrivo è stato raggiunto. Il punto di una nuova partenza.