Diciotto anni, diciannove fra poche settimane. Un cuore tigrotto che batte forte, ancora di più quando ha messo la firma sul suo primo contratto di professionista in carriera.
In questi giorni abbiamo visto diversi passi, diverse scelte della Pro Patria. Alcune conferme, tra i senatori e non, alcuni addii: è il calcio.
Ma l'accordo di oggi in realtà il cuore lo fa battere un po' a tutti, perché dentro c'è tutta la Pro Patria, potente, senza esitazioni, quella che ha lo sguardo lungo sul futuro, non brucia niente, ma semina.
Davide Ferri ha firmato un contratto che lo legherà alla società fino al 30 giugno 2024. Centrocampista, classe 2002, ha avuto tra le mani il primo contratto da professionista in carriera appunto. Ecco una mossa tigrotta, che racchiude diversi significati, capaci di sbocciare tutti in una direzione.
Non è il primo, anzi - ricorda la Pro Patria - è «il quinto giocatore proveniente dal Settore Giovanile a compiere il grande salto in Prima Squadra sotto la presidenza di Patrizia Testa e la direzione sportiva di Sandro Turotti».
Un predestinato, lo definisce così la Pro. È un bambino, Davide, quando veste la maglia biancoblù. Poi i grandi gli danno una chance e la scorsa stagione lui la pennella anche con una rete, la sua prima da professionista a Piacenza. Ha pure assicurato l’assist-gol a Galli che ha permesso di conseguire la vittoria di Pontedera.
La società cita i suoi, i loro valori comuni: «Senso di appartenenza, radici profonde nel territorio, rispetto del passato con sguardo rivolto al futuro. Avanti insieme Davide!».
Davide, un bambino e un ragazzo in biancoblù. Oggi un uomo.