Da una stagione straordinaria, a una giornata altrettanto straordinaria. Gli ingredienti ci sono e i tigrotti li stanno miscelando con attenzione. Carichi? Certo. Ambiziosi? Di più. Di certo, c'è la voglia di stupire da parte della Pro Patria domenica 9 maggio alle 17.30 nella prima gara dei playoff contro la Juve U23 allo stadio Speroni. Niente pubblico come da regole, ma quelle 100 sagome create dalla società con nomi dei tifosi urleranno così forte, in qualche modo.
Il primo ingrediente resta quello, la forza del gruppo, il mettere in disparte la parola "io". Anche quando sei l'allenatore. Così parla Ivan Javorcic oggi, accanto al capitano Riccardo Colombo il sala stampa, quando lo si interroga sul suo metodo per far crescere un giocatore.
«Non è il mio metodo, è il nostro. Della società - precisa - Latte Lath ad esempio aveva bisogno di un percorso chiaro, netto. Abbiamo cercato di esaltare le sue qualità dando un ruolo preciso». Rispetto a due anni, Colombo ribadisce che è una Pro così diversa. Perché sono cambiati molti giocatori e non solo: «Dobbiamo farci i complimenti, abbiamo fatto benissimo, sopra le aspettative di tutti. Il processo di crescita ha riguardato tutti e questi playoff sono un premio, ma non vogliamo fermarci al primo turno».
L'avversario è di talento, ma - avvisa Javorcic - «noi ci siamo preparati». Poi quella parola - Juve - non può che accendere ancora di più Colombo: «Già pensando a un derby che ho giocato, quando indossavo la maglia del Toro...».
Il capitano esprime ancora il suo affetto e incoraggiamento per i ragazzi più giovani, alcuni faranno grandi cose davvero, tutti daranno comunque soddisfazione perché sono persone che stanno respirando valori importanti. E contano, oltre alle capacità. Con la fame e la voglia di arrivare, l'impegno di tutti in allenamento». Così confessa: «Non vediamo l'ora di giocare, la voglia di stupire ce l'abbiamo». Ha fiducia in tutti, sollecitato, cita Pizzul come un tigrotto che potrebbe colpire domani.
Ma il mantra è sempre quello: il gruppo.
Tre anni fa, alla partita che poteva portare alla promozione in C, Javorcic soppesava calma e aggressività come fattori da bilanciare. Ora ci vogliono caratteristiche diverse, perché la squadra è differente: diversi di questi ragazzi sono al loro primo playoff. Ma tutti appunto hanno dato ogni energia, sono rimasti anche oltre gli allenamenti, hanno investito tempo e fiducia in più.
«Bisogna mettere tanto coraggio, tanta voglia di stupire e imporsi come squadra - osserva il mister - Avere la determinazione di passare il turno, più degli avversari. Ognuno di questi ragazzi mette qualcosa di suo, persino chi non gioca. Si sono sempre fatti trovare pronti».